l Bonsai Club Sardegna è una giovane associazione nata nel febbraio del 2005 grazie alla dedizione verso quest'arte da parte di un piccolo gruppo di appassionati che, dopo anni di attività autodidatta, cercarono di creare un gruppo con cui condividere la coltivazione dei propri alberi. Attualmente, a pochi anni dalla fondazione, il club conta circa 20 soci attivi che portano avanti con passione ed entusiasmo le diverse attività di divulgazione e conoscenza del bonsai nel territorio sardo. I soci si ritrovano per 2 appuntamenti mensili dove si affrontano le varie tematiche relative al bonsai sia in chiave teorica, ma soprattutto pratica, con impostazioni delle piante dei soci, interventi di preparazione dei materiali, applicazione del filo, potature, rinvasi ecc.”
L'olivastro è da sempre l'essenza più rappresentata nei lavori dei soci, a seguire il ginepro fenicio, le phylliree, il mirto, il lentisco, le sughere, i lecci, le roverelle, il biancospino. Non mancano essenze esotiche sia nelle conifere che nelle caducifoglie ma il grosso dei lavori tratta yamadori autoctoni
Il vento su bentu come diciamo qui, il profumo d'elicriso, sono le prime sensazioni che avvertirai avvicinandoti a questa terra venendo dal mare o uscendo dal portello dell'aereo. Saranno quelle che ricorderai con nostalgia durante l'inverno. E' su bentu l'artefice delle forme, nelle rocce e nelle piante.
Il vento, il nostro maestro
SA TERRA NOSTRA
Fare bonsai in un’isola del Mediterraneo non può essere semplicemente ammirare ed imitare un’arte portata a perfezione dai maestri giapponesi. Si coglie come quest’arte derivi dalla contemplazione e dal desiderio di immergersi nella natura che circonda l’uomo, cogliendone e stilizzandone l’essenza. Così, se noi ci guardiamo intorno non vediamo pini severi e coraggiosi che resistono ai rigori dell’inverno,della macchia mediterranea, anch’esse temprate dalle avversità che qui sono vento salmastro e teso, sole impalcabile e bestie affamate.
L’olivo vive in questo ambiente con la serenità di un mito greco, quasi memore delle sue origini. Si adatta, rustico e poco esigente, a quasi tutti i terreni incolti e si fa amico dell’uomo, offrendo abbondante raccolto in curati e ariosi oliveti o in laboriose terrazze sui fianchi delle colline. Non si può non guardare con simpatia all’olivo nostrano e il bonsaista ne coglie la duplice natura: contorto, più asciutto e sottile, nelle forme selvatiche, solidissimo, ampio e maestoso nelle forme che la lunga cura della mano dell’uomo ha permesso di formarsi anche per secoli.L’olivo grazie alla sua abbondanza, offre la possibilità di recuperare in natura, ma anche dalle siepi degli appezzamenti ormai incolti o da vecchi oliveti, ottimo materiale da lavorazione senza creare problemi di tutela di contesti ambientali fragili e pregiati. E’ una delle essenze cui i Soci del Club dedicano particolare attenzione